Arturo Delle Donne è un autore inventivo che ci narra i più avventurosi racconti di mare: da Moby Dick di Melville a Freya delle sette isole di Conrad, da 20.000 leghe sotto i mari di Verne a L’isola del tesoro di Stevenson…. In una sua immagine vediamo un vascello squassato da onde ciclopiche che cerca di doppiare Capo Horn durante una notte oscura e minacciosa; poi un sottomarino quasi strozzato da un mostruoso essere gigantesco; e ancora un’implacabile balena bianca mentre sbriciola con furore la barca dei temerari marinai decisi ad arpionarla…
Le scene sono teatrali come quelle di una fantasiosa recita di marionette, capace di incutere paura e scatenare l’immaginazione, di emozionarci e farci sognare. Arturo Delle Donne ci offre immagini al contempo giocose e drammatiche, ambigue e misteriose. Egli usa la macchina fotografica come un prestigiatore, per attingere al mondo dell’illusione e del sogno, costruendo luoghi ed eventi da lui mai visti, ma che avrebbe voluto vivere e che ha immaginato viaggiando intensamente tra le pagine di Jack London, di Egdar Allan Poe, di Ernest Hemingway… Ma come ha fatto questo fotografo sognatore a dar vita a tale mondo di carta? Magie della fotografia. Il suo essere segno-traccia ci induce a credere che essa rappresenti con forza la realtà; la fotografia però può ambiguamente raccontare la realtà mostrandoci una menzogna, e viceversa.
Quelle che l’autore propone non sono dunque “vere” fotografie: le ha infatti costruite in studio con pupazzi, oggetti, immagini trovate nel suo archivio.… il tutto con una cura maniacale che gli ha permesso di “ricreare” la famosa Grande onda di Hokusai mentre, incredibilmente, si abbatte sul peschereccio alla deriva di La tempesta perfetta di Sebastian Junger. Dato che però non ci sono storie di avventure senza eroi buoni o cattivi, astuti o tenaci, ecco che Arturo Delle Donne riesce a tirar fuori dalla sua “macchina magica” anche i ritratti di alcuni indimenticabili protagonisti dei romanzi di mare. Come se affiorassero da uno strano passato vediamo così il giovane, temerario Jim dell’Isola del tesoro; il misterioso e vendicativo Capitano Nemo (Ventimila leghe sotto i mari); la conturbante Freya delle sette isole…. Arturo Delle Donne viaggia a ritroso nel tempo della fotografia, per sollecitare quell’immaginario che fa parte dei nostri più intimi ricordi di lettori appassionati: ci ricorda così che i nostri occhi non sono mai sazi d’incanto, di favole e avventure.
Gigliola Foschi